Featured post

REFERINȚE CRITICE

MELANCOLIA FULGERULUI      Vlad Neagoe are cosmognia în sânge. Închipuirea sa e inflamantă de spectacole terifiante, de convulsii metaf...

Tuesday 23 April 2024

LA MORTE DEL POETA DAL LIBRO MESSE SECOLARI

 

I gendarmi mi hanno preso per strada davanti

alla vetrina dove era esposto anche il mio primo

libro di poesie, mi hanno portato in un manicomio

sotto pretesto di avere l’intenzione di sparare al re,

avevo fatto domanda di una rendita vitalizia,

da dieci anni nessuno mi ha dato nessun centesimo,

a nessuno importava di ciò che un poeta moriva

di fame, mi hanno licenziato dalla redazione

del giornale, sono stufo di polenta, da dieci anni

ho mangiato solo polenta ed a volte mi bagnavo

la gola con un bicchiere d’alcol denaturato,

all’ospedale psichiatrico mi hanno accusato

d’essere maniaco d’aver sifilide e d’essere

pieno di foruncoloni di ulcere, mi hanno legato

e ficcavano mercurio in me con il cucchiaio,

la dose avrebbe abbattuto anche un elefante

nella cella mi immergevano in una botte

con acqua caldissima, allora una lingua ignota

suonava nella mia testa ma il mercurio non

mi ha abbattuto, alcuni venivano a vedermi

come un animale favoloso ed io pronunciavo

sillabe da quella lingua, i miei capelli erano

caduti, sembravo un fantasma mostruoso.

Ma non avevano la pazienza di vedermi morto

un giorno l’uno con la nuca di porco venendo

da dietro ha picchiato un chiodo arrugginito

sulla mia testa con un mattone dalla ferita la testa

si è gonfiata, protestavo, mi legavano e mi

colpivano alla testa con la mazza “Colpiscilo,

colpiscilo!” gridavano i pazzi ‒ non avevo

nessuna corda per impiccarmi, urlavo di fame,

urlavo dall’inferno più profondo: “Lasciatemi

morire, vieni morte con l'argento vivo nelle tasche!”

E la piccola morte ancora non veniva, ma io sono

“immortale e freddo”, ecco la ragione per la quale

dico: “Non credo né in Geova né in Buddha Sakya

Muni e mi sto oscurando...” Povero poeta, un tale

volto deformato, un tale modo d’enunciare

non ho mai immaginato. Con gli occhi pieni

di malinconia Eminescu guarda al di là delle

acque dello specchio, distingue una via stretta

che porta ad un'isola bianca come la neve.


LEGGETE IL MIO LIBRO MESSE SECOLARE. ECCO IL LINK https://a.co/d/6QJMFtx

No comments:

Post a Comment